Tante domande senza risposta

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  1. jollyroger88
     
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    CITAZIONE (dige-Eas! @ 23/11/2007, 13:58)
    Gli aerei non sono tutti uguali.Vuoi paragonare,per dimensioni,un mig23 con un DC9????

    se la trigonometria non è un'opinione un aereo lungo 45m (dc9) da 5km (capoterra-conca d'oru) lo vedi lungo quanto uno di 18m (mig23) da 2km (castelslano-timpa)
    :rolleyes:
     
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  2. manuel58
     
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    saluti a tutti ogni tanto vengo a vedere Il forum dico che è meglio.
    Confermo jolliroger . in Italia sono pochi i posti dove precitapi un aereo e nessuno si accorge.
    Togli Alpi e Appennini alle alte quote , non ci sono altri posti.
    saluti a tutti torno poi a ritrovarvi
    Manuel58
     
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  3. Fox2
     
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    Ciao ragazzi,

    scusate il ritardo nel rispondere ma ero fuori...

    Dunque per Jolly:

    1) Per come la vedo io, il problema era dimostrare che l'aereo fosse caduto il 18 Luglio.
    Tutti gli altri scenari (con o senza pilota) avrebbero inevitabilmente riportato al 27 Giugno, pertanto la battaglia aerea non si sarebbe più potuta negare.
    Anche perchè non è che cadevano MiG tutti i giorni....

    Pertanto sceneggiata con botti e fuochi artificiali, buona per il pubblico.... meno per gli addetti ai lavori.... difatti gli investigatori non ci sono cascati...

    2) Il cadavere il 18 Luglio era "presentabile", "bello fresco",.... anche se già i primi dottori alle 17 (dopo sole 5 ore dalla caduta dichiarata) notavano qualcosa di anomalo consigliando il seppellimento rapido.

    Il problema era che già il 22, dopo soli 4 giorni ci si è trovati di fronte ad una scena da film dell'orrore, con il corpo del povero pilota che si liquefaceva sotto gli occhi..pieno di vermi e larve di vari centimetri che, sempre se la scienza non è un opinione, hanno bisogno di tempo per crescere e diffondersi....(non 4 giorni)

    C'è sempre qualcuno esperto di medicina che può spiegare una tale rapida metamorfosi? Meditate gente....



    Per gli altri:


    La scena che descrive Mau è quella di un'incidente classico, con carburante che brucia e olii idraulici che innaffiano tutto di nero, per la quale ci sta anche l'esplosione dei serbatoi di carburante con botti e fiamme udibili a distanza.

    Peccato che a Timpa delle Magare è caduto un aereo col motore in Flame-out a causa dell'esaurimento del carburante, quindi in planata a motore spento (per quanto possa planare un jet), che ha impattato con la coda contro il costone e si è infilato in un ripido burrone di varie centinaia di metri spezzandosi, nonostante tutto "solo" in tre macropezzi, il che significa che è scivolato sul fianco del pendio rompendosi, ma NON E' ESPLOSO.

    Il tutto è confermato dalle relazioni che accennano a "...rottami eccezionalmente puliti.."

    Ma se non è esploso, come hanno fatto gli abitanti di Castelsilano a sentire il 18 un'esplosione avvertita a diversi chilometri di distanza?.

    Ma se non è esploso, perchè non aveva carburante, come ha fatto a generare un incendio tale che il principale testimone non è riuscito nemmeno ad avvicinarsi per riuscire a vedere il relitto? (ammettendo che dalla strada si possa scorgere il fondo del burrone, cosa che non risulta dalle descrizioni).

    E se il motore è andato in flame-out, significa che si è spento qualche chilometro prima del punto dell'impatto, dopodichè ha planato a motore spento.
    E allora perchè alcuni testimoni dichiarano che l'aereo che li ha sorvolati il 18 Luglio aveva i motori in funzione?

    C'è una sola risposta: sceneggiata e anche di basso livello....


    Cito la I.O.:

    "..Carchidi Addolorata.....sente uno scoppio o boato e vede levarsi delle fiamme che si propagano con rapidità.....

    ....Marano Francesco ....ha tentato di spengere l’incendio che aveva attaccato alcuni alberi, ma non è riuscito a causa del fuoco a vedere i resti d’aereo ......quando egli scorge l’incendio da Castelsilano deve essere passato qualche tempo dallo scoppio......


    ....Piccolo Giuseppe....L’aereo ha volato normalmente sino a quando per evitare un costone ha virato di colpo......Sulla base di queste informazioni i Carabinieri di Crotone redigevano schizzo planimetrico, da cui risulta la direzione dell’aereo durante il volo “normale” e quella presa dopo la improvvisa virata. ....L’aereo era di piccole dimensioni ed “aveva il motore in funzione”. ....

    L’aereo, specifica nell’ultima testimonianza, volava seguendo il corso del fiume Lesi, più precisamente costeggiandolo sulla sinistra, sino quasi ad urtare un costone chiamato Trippitiu che sta sulla sinistra del fiume; aveva virato sulla destra, girando attorno all’altura su cui si trova Cerenzia Vecchia ed era ritornato in direzione di Castelsilano - sulla base di questi ulteriori dettagli è stata redatta dai Carabinieri nuova planimetria -; precisa anche che l’aereo, dopo la brevissima scomparsa dietro l’altura, era poi riapparso a quota più alta.
    Il fatto era successo intorno alle 11.00, perché a quell’ora egli era solito portare il suo gregge all’abbeverata al torrente.(v. esami Piccolo Giuseppe, GI 27.07.80, 01.04.87 e 08.10.90).
    Pure Piccolo sembra sicuro dell’orario, che coincide con quello di Marano e con quello, al massimo, della Carchidi. Ci si sofferma su tale questione, perché nel tempo l’ora del fatto, ma più precisamente si deve dire dello scoppio, dell’incendio e delle evoluzioni dell’aereo che scompare, secondo i primi, ed unici individuati testimoni oculari, appare fissarsi al massimo alle 11.00 se non nei minuti precedenti. Al contrario di quello che vorrebbe accreditarsi, in seguito si vedrà come, quale orario ufficiale, ad un quarto d’ora dopo, tra 11.14 e 11.16.
    La notizia corre attraverso i diversi abitanti di Castelsilano: Amantea Pietro, Spina Giovanni, Durante Francesco, Brisinda Francesco sindaco del paese, (che peraltro aveva udito un boato intorno alle 11.00, ma non vi aveva dato peso, giacchè rumori simili si sentivano spesso al passaggio di aerei), e dal sindaco ai Carabinieri.."

    VARIE:

    "..spegnimento motore prima dell’impatto, da attribuirsi a mancanza di combustibile..."

    "...il velivolo disponeva di cannone a bordo ma era sprovvisto di proiettili...." (....strano per una missione operativa..ndr)

    "....non sono stati osservati nè rinvenuti i travetti (chiamati pylon) su cui vengono montati i missili ...." (come sopra...ndr)


    Pertanto è esclusa anche l'esplosione dei carichi bellici, .... che non c'erano!

    (..come sono coraggiosi questi libici, avanzano senz'armi...chissa se anche l'anno successivo nello scontro sulla Sirte contro i "Black Aces" americani ci sono andati disarmati.... ndr)



    "....Al riguardo dei pezzi del MiG23, sottolinea di averli “visti bene”. “La fusoliera - è bene ripetere per intero le sue dichiarazioni - era tutta foracchiata, come se fosse stata mitragliata. I fori erano del diametro all’incirca di 18-20 mm; io riferii al comandante Ferracuti il fatto dei fori sulla fusoliera ed egli accertò la presenza di quanto io gli facevo osservare, ma non fece alcun commento” (v. esame Linguanti Giulio, GI 21.12.90)..."
    ."..Erano dei fori netti; saranno stati sette od otto circa; tutti sulla fusoliera, nella parte di coda, sul lato sinistro. Non ne notai su altre parti. Ritenni che si trattasse di colpi di cannoncino o mitraglia. Ricordo di aver riferito questo fatto al colonnello Somaini”.


    ......

    Saluti

    Fox2


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  4. dige-Eas!
     
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    CITAZIONE (jollyroger88 @ 23/11/2007, 15:06)
    CITAZIONE (dige-Eas! @ 23/11/2007, 13:58)
    Gli aerei non sono tutti uguali.Vuoi paragonare,per dimensioni,un mig23 con un DC9????

    se la trigonometria non è un'opinione un aereo lungo 45m (dc9) da 5km (capoterra-conca d'oru) lo vedi lungo quanto uno di 18m (mig23) da 2km (castelslano-timpa)
    :rolleyes:

    Io parlavo degli effetti:
    un DC9 carico di carburante lungo 45 metri fa un casino immane,un mig peraltro senza carburante no...o sbaglio?
     
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  5. Fox2
     
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    Ciao Dige,

    ...ritengo che l'unico rumore che poteva essere in "vista", cioè udibile a distanza, fosse l'impatto della coda sul costone. di cui bisogna quindi stabilire l'intensità....

    Dopodichè sicuramente l'aereo è rimbalzato, abbattendo la prua, per poi infilarsi nel burrone dai fianchi ripidi sui quali è scivolato distruggendosi, ma senza esplodere. I rumori del burrone, mancando la linea d'aria diretta, per come si diffondono le onde sonore, sono stati sicuramente attutiti, se non addirittura annullati per quanto riguarda la percezione a distanza.

    Quindi avanti gli esperti di acustica per stabilire che rumore fà la strisciata della coda sul costone....


    Ciao


    Fox2


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  6. dige-Eas!
     
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    Certo che se è vero che il Mig non è manco esploso,allora ci sono davvero possibilità che l'ipotesi di Fox sia fondata...anche se questa cosa mi pare molto da film...ma certo in scenari come quelli poteva succedere di tutto.
     
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  7. jollyroger88
     
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    CITAZIONE (dige-Eas! @ 24/11/2007, 13:04)
    CITAZIONE (jollyroger88 @ 23/11/2007, 15:06)
    se la trigonometria non è un'opinione un aereo lungo 45m (dc9) da 5km (capoterra-conca d'oru) lo vedi lungo quanto uno di 18m (mig23) da 2km (castelslano-timpa)
    :rolleyes:

    Io parlavo degli effetti:
    un DC9 carico di carburante lungo 45 metri fa un casino immane,un mig peraltro senza carburante no...o sbaglio?

    l'impianto idraulico del Mig è ad alta pressione (2000 Psi circa) e contiene alcune decine di litri di olio infiammabile: se l'aereo si spacca fa un bel botto, l'olio prende fuoco e schizza da tutte le parti, com'è successo a castelsilano.
    se ancora non mi credi ecco questa foto del 1989: quello che brucia è un Mig23 senza carburante se ti vuoi leggere la storia eccola qua:
    http://en.wikipedia.org/wiki/1989_Belgian_MiG-23_crash
    come vedi nonostante la foto sia stata scattata alcune decine di minuti dopo l'incidente ed i pompieri già intervenuti c'è ancora una bella colonna di fumo.
    se nemmeno questa ti basta a convincerti io mi arrendo
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    http://tbn0.google.com/images?q=tbn:zEwNrg.../mig23belg0.jpg

    Edited by jollyroger88 - 27/11/2007, 10:17
     
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  8. Fox2
     
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    Si, Jolly sono d'accordo e sono anche convinto che il Mig della foto che presenti era anche tutto annerito dalla fuoriuscita degli olii idraulici e dall' incendio...

    Peccato che a Timpa delle Magare tutto quest'olio sui pezzi non si sia trovato, (..rottami eccezionalmente puliti) segno che per qualche ragione (fori di proiettile?), i circuiti lo avessero scaricato prima e l'aereo sia arrivato quasi a secco di tutto....

    Guarda cosa dice un ufficiale dell' AMI che ha visionato i relitti:

    I.O.: "...Tra gli ufficiali in organico al 2° Reparto dello SMA vi era anche il maggiore Umberto Nobili. Questi già capo centro del distaccamento SIOS di Firenze dal 75 veniva assunto in forza a quel Reparto il 15.01.80 per essere poi trasferito alla Scuola di Guerra Aerea di Firenze dal giugno 81. Durante il periodo di servizio presso la sede centrale del 2° Reparto, il Nobili ha ricoperto l’incarico di addetto alla 2a Sezione del 2° ufficio svolgendo compiti nel settore informativo di carattere tecnico-militare (v. fascicolo Nobili acquisito al SIOS/AM in esecuzione decreto di esibizione del 15.09.95)........

    ...Notai che questi relitti si presentavano molto poco anneriti, molto meno di quello che normalmente lo sono gli aerei colpiti anche da incendio. Notai che non c’erano macchie d’olio né sul tavolo né sul pavimento, come di solito avviene nella raccolta di parti d’aereo. ...."

    e successivamente:

    ".....Altro dettaglio che gli sembrò singolare era l’assenza di oli sui reperti. Nobili afferma di aver visto altri reperti di incidenti di volo e in questi casi i reperti erano intrisi di olio: “normalmente in un incidente di volo è tutto molto unto e molto sporco e lì mi sembrò tutto particolarmente pulito”. (v.esame Nobili Umberto, GI 01.12.90)....."


    Pertanto, come vedi, è difficile generalizzare, ogni incidente aereo è in genere un caso a se....che va analizzato con attenzione....soprattutto questo....

    Salutoni

    Fox2

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  9. mau807
     
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    Beh Nobili per diverse ragioni non è che sia molto attendibile.
    Io caccia incidentati ne ho visti molti, purtroppo, e tutto questo olio e annerimento
    mica è così comune.
    Tra l'altro a seconda di come sbatte , i rottami si sparpagliano anche per centinaia di metri e buona parte non vengono interessati da olio o da incendio.

    Ma poi mi sfugge il senso di questi distinguo.

    Insomma un Mig sbatte contro una parete di un burrone a più di 200 nodi e secondo te:
    non esplode
    non provoca incendio perchè non ha carburante
    e infine fa cosi poco rumore che tra valli e echi nessuno lo sente.

     
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  10. Fox2
     
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    Non lo dico io .... lo dicono gli atti...


    Non esplode ...... era in tre grossi pezzi

    Non ha carburante.... è arrivato con il motore fermo (l'analisi del turbomotore dimostra che non aveva danni da rotazione)

    Non sbatte contro la parete... il primo colpo lo da la coda sul costone, poi si infila giù nel burrone dove si rompe senza esplodere.

    La velocità non era alta, i pezzi erano piuttosto vicini (v. a. appunti presi dai generali dello S.M.).

    Per cosa si sente e a che distanza basta riferirsi alle leggi dell'acustica.


    In ogni caso, in questa sequenza, che ormai è appurata, dove la poniamo l'esplosione che si sente a km di distanza il 18 Luglio? Nella strisciata sul costone, nel successivo scivolamento in fondo un crepaccio profondo 300 metri? Tanto verticale che dal bordo della strada i testimoni non riescono a vedere i relitti sul fondo.....

    Come dicevo, i rumori del burrone, mancando la linea d'aria diretta, per come si diffondono le onde sonore, sono stati sicuramente attutiti, se non addirittura annullati per quanto riguarda la percezione a distanza.

    Quindi, esclusa l'esplosione tipo mina, visto che l'unico rumore in vista (quindi eventualmente udibile a distanza) è il primo, sulla cima del crepaccio, attendiamo gli esperti di acustica per stabilire che rumore fà la strisciata della coda sul costone....


    Saluti

    Fox2


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    Edited by Fox2 - 26/11/2007, 01:36
     
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  11. jollyroger88
     
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    CITAZIONE (Fox2 @ 23/11/2007, 19:27)
    Il problema era che già il 22, dopo soli 4 giorni ci si è trovati di fronte ad una scena da film dell'orrore, con il corpo del povero pilota che si liquefaceva sotto gli occhi..pieno di vermi e larve di vari centimetri che, sempre se la scienza non è un opinione, hanno bisogno di tempo per crescere e diffondersi....(non 4 giorni)

    la durata di incubazione delle uova delle mosche è da 8 a 72 ore; consistentemente con ciò dopo 5 giorni sono state trovate le larve. dopo 20gg avrebbero trovato le mosche


    CITAZIONE (Fox2 @ 25/11/2007, 19:08)
    Si, Jolly sono d'accordo e sono anche convinto che il Mig della foto che presenti era anche tutto annerito dalla fuoriuscita degli olii idraulici e dall' incendio...

    Peccato che a Timpa delle Magare tutto quest'olio sui pezzi non si sia trovato, (..rottami eccezionalmente puliti) segno che per qualche ragione (fori di proiettile?), i circuiti lo avessero scaricato prima e l'aereo sia arrivato quasi a secco di tutto....

    Guarda cosa dice un ufficiale dell' AMI che ha visionato i relitti:

    I.O.: "...Tra gli ufficiali in organico al 2° Reparto dello SMA vi era anche il maggiore Umberto Nobili. Questi già capo centro del distaccamento SIOS di Firenze dal 75 veniva assunto in forza a quel Reparto il 15.01.80 per essere poi trasferito alla Scuola di Guerra Aerea di Firenze dal giugno 81. Durante il periodo di servizio presso la sede centrale del 2° Reparto, il Nobili ha ricoperto l’incarico di addetto alla 2a Sezione del 2° ufficio svolgendo compiti nel settore informativo di carattere tecnico-militare (v. fascicolo Nobili acquisito al SIOS/AM in esecuzione decreto di esibizione del 15.09.95)........

    ...Notai che questi relitti si presentavano molto poco anneriti, molto meno di quello che normalmente lo sono gli aerei colpiti anche da incendio. Notai che non c’erano macchie d’olio né sul tavolo né sul pavimento, come di solito avviene nella raccolta di parti d’aereo. ...."

    e successivamente:

    ".....Altro dettaglio che gli sembrò singolare era l’assenza di oli sui reperti. Nobili afferma di aver visto altri reperti di incidenti di volo e in questi casi i reperti erano intrisi di olio: “normalmente in un incidente di volo è tutto molto unto e molto sporco e lì mi sembrò tutto particolarmente pulito”. (v.esame Nobili Umberto, GI 01.12.90)....."


    Pertanto, come vedi, è difficile generalizzare, ogni incidente aereo è in genere un caso a se....che va analizzato con attenzione....soprattutto questo....

    Salutoni

    Fox2

    (IMG:http://img136.imageshack.us/img136/6720/fox2avatarlowwm2.jpg)

    questo è il MiG della foto sopra, è abbastanza 'pulito'?

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  12. Fox2
     
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    Ciao Jolly,,


    1) io mi intendo di aerei, meno di medicina. Posso solo risponderti citando gli atti che seguono, dal quale vedrai che è difficile pensare che in 4,5 giorni si sia arrivati ad una situazione tanto disastrosa.....(non parliamo poi della colliquazione che è assolutamente impossibile in così poco tempo...).

    I.O.: "...... I due periti poi scrivono che il cadavere si trova in avanzato stato di decomposizione con necrosi gassosa e presenza di numerosi nidi di vermi.
    In un momento successivo, probabilmente coincidente che con la rilettura e la sottoscrizione di quel verbale – identici appaiono gli inchiostri – sono apposte al dattiloscritto diverse correzioni a mano. Oltre quelle concernenti errori di dattiloscrittura, due sono significative: l’“avanzato” attribuito allo stato di decomposizione viene corretto in “avanzatissimo”; “vermi” viene corretto in “larve”.
    Queste correzioni sono significative. I periti sono rimasti colpiti dallo stato di decomposizione. Essi non dovrebbero essere nuovi ad esami di questi stati. Se, come si vedrà, sono periti di fiducia della Procura, spesso saranno stati chiamati ad autopsie di uccisi rinvenuti nelle campagne o di riesumati. Non dovrebbero perciò essere impreparati sul fenomeno della decomposizione. Essi a un primo giudizio già scrivono avanzato, cioè più progredito che nella norma per un corpo a cinque giorni dalla morte – d’altra parte anche il medico condotto dell’ispezione, ad appena sei ore dall’asserito decesso aveva notato, e s’era ritenuto in dovere di scriverlo, un incipiente stato di decomposizione.
    La particolare decomposizione cioè, particolare è ovvio rispetto alle ore o ai giorni dalla morte, colpisce e viene verbalizzata. Ma nei due periti della Procura avviene addirittura che essi correggano la prima verbalizzazione. La prima stesura, “avanzato”, viene modificata in “avanzatissimo”. I due sono immediatamente ritornati sul loro primo giudizio, perché presi dai dubbi derivanti dalle loro osservazioni e particolarmente impressionati da quello stato di decomposizione......


    ........ Qui si deve dire che essa non fu compiuta da medici generici ma da due primari, l’uno patologo l’altro medico legale cardiologo, particolarmente esperti perché periti di quella Procura, che per essere in area ad alta presenza di criminalità organizzata e non, sarà dovuta ricorrere sovente ai loro servizi.
    A questa autopsia partecipano, oltre ovviamente il Pubblico Ministero che l’ha disposta ed i due periti, il già menzionato dottor Scalise quale ufficiale sanitario, l’assistente dei periti Scerra Ercole, il maresciallo dei Carabinieri Lo Giacco Giuseppe, altri militari dell’Arma ed altri ancora non identificati. Non tutti sono rimasti per l’intera durata dell’atto nella saletta, di anguste dimensioni e già invasa dai miasmi del cadavere; la maggior parte entrava, restava per brevissimo tempo ed usciva, alcuni partecipavano sostando all’ingresso o nei pressi........


    ........L’ufficiale sanitario Scalise ricorda che dovettero usare le maschere a causa dell’eccessivo fetore, che il cadavere era gonfio, alterato nell’aspetto, in stato di colliquazione, che presentava larve di decomposizione visibili ad occhio nudo e raggruppate nella zona degli organi genitali. Ricorda, in particolare sull’autopsia, che la pelle delle mani, quando i periti provvidero al prelievo, si sfilò “come un guanto”.......


    ........Il giorno precedente l’autopsia era stato abbattuto alla sua presenza il muretto del loculo. In quella occasione tutti i presenti dovettero allontanarsi per il cattivo odore. Solo dopo qualche tempo era stato possibile trasportare la cassa alla camera mortuaria del cimitero, e dopo che era stata scoperchiata dallo stesso Scalise s’era notato che la salma era in stato di colliquazione. Sempre Scalise precisa che la cassa era in semplice legno giacchè in quel paese, essendo consueta l’inumazione, non vi era disponibilità di casse di zinco – ma tale affermazione è contraddetta dalla presenza della costruzione per loculi fuori terra. Ricorda infine anche che qualcuno, dopo la ricognizione la sera del 18, aveva proposto di congelare la salma ove fosse stato necessario portarla a Crotone, ma quel suggerimento era stato superato da una disposizione, non si sa data da chi, di seppellire la salma a Castelsilano.
    Di somma importanza questa testimonianza dello Scalise il quale sempre rileva la anormalità del cadavere. In sede di ispezione, lo si è visto, ne aveva già notato l’incipiente stato di decomposizione, al punto tale da temere che divenisse intrasportabile e da consigliare l’AG per l’immediato seppellimento. Ma contemporaneamente attesta che si presentava “fresco” e che nei pressi vi erano altre parti, come un bulbo oculare e un piede anch’essi “freschi”. (v. esame Scalise Francesco, GI 12.12.86 e segg.).
    Anche i due periti hanno reso dichiarazioni sulle modalità di svolgimento della perizia. Il prof.Rondanelli conferma che la cute delle mani si sfilava a mo’ di guanto per la colliquazione quasi totale dei tessuti sottocutanei, cosicché era stato possibile consegnare la cute di più dita di entrambe le mani per gli esami dattiloscopici..........."



    2) cosa vuoi che ti dica dalla foto (n2)della deriva?
    Vedo che è stata danneggiata dall'urto contro opere civili, così come gli elevatori, ci sono parti annerite dall'incendio nella zona centrale della fusoliera, incendio che non si è esteso alle suppellettili in lego circostanti.... che dimostra che senza il carburante non si possono sviluppare grossi incendi....

    Nell'altra foto (n1) si vede che il fumo dell'incendio (peraltro nemmeno così denso) sembra arrivare dalla casa e non dall'aereo (infatti il fumo è bianco e non nero....). Si vede infatti la deriva e la parte anteriore della deriva, che è quella annerita, in quella foto (n1) non fuma, segno che l'incendio degli olii idraulici è stato di breve intensità e durata....

    Non mi sembra di vedere elementi che contrastano con le affermazioni precedenti. Altro non saprei, e stiamo comunque analizzando un altro caso.....

    a dopo

    Fox2


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    Edited by Fox2 - 26/11/2007, 18:54
     
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  13. jollyroger88
     
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    CITAZIONE (Fox2 @ 26/11/2007, 18:36)
    Nell'altra foto (n1) si vede che il fumo dell'incendio (peraltro nemmeno così denso) sembra arrivare dalla casa e non dall'aereo (infatti il fumo è bianco e non nero....). Si vede infatti la deriva e la parte anteriore della deriva, che è quella annerita, in quella foto (n1) non fuma, segno che l'incendio degli olii idraulici è stato di breve intensità e durata....



    (IMG:http://img124.imageshack.us/img124/6567/fox2he2.jpg)

    appunto:

    belgio: il mig cade, l'impianto idraulico esplode, l'olio in fiamme schizza ed incendia la casa (la foto è stata scattata qualche decina di minuti dopo l'incidente, i pompieri sono già sul luogo...)

    castelsilano: il mig cade, l'impianto idraulico esplode, l'olio in fiamme schizza ed incendia alberi e sterpaglie

     
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  14. Fox2
     
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    Oppure:

    belgio: il mig cade, distrugge una casa, taglia linee elettriche e tubazioni del gas che inevitabilmente si incendiano.

    l'olio in fiamme si incendia crea un focolaio al centro dell'aereo che dopo pochi minuti si spegne e non incendia nemmeno le suppellettili in legno cadute vicino (la foto è stata scattata qualche decina di minuti dopo l'incidente, i pompieri sono già sul luogo...)

    castelsilano: il mig cade, l'impianto idraulico esplode, il poco olio rimasto nei circuiti danneggiati riesce al massimo a bruciare qualche arbusto e non annerisce nemmeno i rottami dell'aereo che restano "puliti".
    Di notte in fondo ad un burrone di trecento metri in mezzo ai monti della Sila nessuno lo nota.


    Come vedi se le verità le vogliamo cercare così, ci possiamo divertire quanto volgliamo.

    Rispettosamente

    Fox2

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  15. jollyroger88
     
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    CITAZIONE (Fox2 @ 26/11/2007, 18:36)
    ........L’ufficiale sanitario Scalise ricorda che dovettero usare le maschere a causa dell’eccessivo fetore, che il cadavere era gonfio, alterato nell’aspetto, in stato di colliquazione, che presentava larve di decomposizione visibili ad occhio nudo e raggruppate nella zona degli organi genitali. Ricorda, in particolare sull’autopsia, che la pelle delle mani, quando i periti provvidero al prelievo, si sfilò “come un guanto”.......

    anche questo è compatibile con la morte del pilota in data 18-07-1980 (oltre alle larve come ho già postato in precedenza) :
    Stadio enfisematoso: inizia 3-6 giorni dopo la morte in ambiente caldo, più tardivamente in ambiente freddo. L'idrogeno solforato prodotto da anaerobi gasogeni (perfrigens e butirrici) si diffonde all'intestino, al sottocutaneo, alle cavità interne ed ai visceri gonfiando il cadavere che assume un aspetto gigantesco.

    tratto da:
    https://digilander.libero.it/fadange/medici...legale/tana.htm
     
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85 replies since 16/11/2007, 23:40   4349 views
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