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jollyroger88.
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x chi avesse ancora dubbi, ulteriore indizio su ciò che è successo realmente a castelsilano il 18-07-1980:
L’11 febbraio del 1981 il capitano Hazem El Bazigni dell’Aeronautica
libica disertava, abbandonando il territorio del suo Paese ed atterrando
sull’aeroporto greco di Maleme nell’isola di Creta.
Le autorità greche alle quali venivano richiesti elementi sulla vicenda
trasmettevano le dichiarazioni del colonnello Pavlos Sissas in servizio
presso lo Stato Maggiore dell’Aeronautica ellenica – Direzione A/2
(Informazioni). Questi riferiva che alla data sopra detta alle ore 10.25 circa un velivolo MiG-27 (Flogger-D) dell’Aviazione militare libica, aveva
compiuto un atterraggio forzato presso l’aeroporto di Maleme nell’isola di
Creta, all’esito del quale il pilota del velivolo cap.Hazem El Bazigni, aveva
chiesto asilo politico. L’aereo nell’atterraggio riportava la rottura dei
supporti ruote (carrello) e danni alla fusoliera. Il giorno successivo era
atterrato a Suda un velivolo da trasporto libico Ilyushin con a bordo una
squadra di tecnici incaricati della raccolta e del trasporto del velivolo
incidentato. L’operazione di recupero aveva termine il 18 febbraio
successivo con la partenza dell’Ilyushin, che aveva caricato a bordo i
rottami del caccia.
Il colonnello Sissas aggiungeva che il pilota libico, conversando con
un ufficiale dell’aviazione civile durante il trasporto dall’aeroporto di
Maleme alla base dell’Aeronautica di Suda, aveva riferito che il suo piano di fuga prevedeva l’atterraggio a Creta presso l’aeroporto di Timbakion o
quello di Iraclion, con lo scopo finale di trasferirsi in America. Le condizioni atmosferiche al momento dell’atterraggio non gli avevano però consentito di rispettare la pianificazione in merito alla scelta degli aeroporti e seguendo la linea del litorale meridionale dell’isola era riuscito ad individuare solo l’aeroporto di Maleme. Aveva anche aggiunto che i motivi che lo avevano indotto alla diserzione erano stati principalmente politici, ed a tale fine aveva redatto una dichiarazione firmata. (v. rogatoria Autorità elleniche in data 18.05.91).
Anche il S.I.S.MI si è interessato della vicenda. Infatti agli atti della
1a Divisione è stata rinvenuta una relazione trasmessa dal Servizio
collaterale greco sull’evento. Questa relazione ha dato conferma a quanto
riferito dal colonnello Sissas, aggiungendo però particolari in merito alle
caratteristiche tecniche del velivolo ed al suo armamento.
Il velivolo era un MiG23 denominato in campo NATO come
“Flogger-F” (e non D; nde), armato di un cannone binato del tipo Goetling,
calibro 23 mm, sistemato sotto la fusoliera; con sette attacchi per carichi
esterni, tutti “scarichi”.
Nella parte finale della relazione titolata “altre notizie” relativa alla
composizione ed al dislocamento sia del gruppo aereo di cui faceva parte il capitano Hazem El Bazigni, che di altri gruppi aerei, si leggeva tra l’altro
che il pilota era partito con l’apparecchio dall’aeroporto di El Labrar; che la Libia disponeva di 250-270 apparecchi da combattimento di tipo MiG21,
23, 25 e 27; che tutti gli apparecchi MiG27, MiG23D MiG24D si trovavano
all’aeroporto di El Labrar; che sette di questi velivoli erano dotati di
apparecchiature elettroniche per contromisure, che su El Labrar non era
possibile svolgere addestramenti a causa della continua presenza di nuvole basse nella zona.
da http://www.stragi80.it/documenti/gi/capo2-mig.pdf.