Tante domande senza risposta

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  1. Fox2
     
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    Ciao Ragazzi benritrovati.

    Innanzitutto grazie ancora a Mau per l'ospitalità, sottolineando ulteriormente il suo atteggiamento "Fair play", anche nei confronti di chi non la pensa come lui.

    Come dicevo, penso che da un corretto confronto di punti di vista differenti non possa altro che scaturire prima o poi la verità oggettiva, superando quindi la nostra conoscenza soggettiva.

    Cercherò di limitare le mie dissertazioni (che ormai trovate sul blog) rispondendo solo puntualmente e ragionando per una volta con il metodo delle negazioni che tanto piace alle controparti:

    1) ORA DELL'AVVISTAMENTO

    Inchiesta Ordinanza: "...Giacchè in effetti M. vede gli aerei su Monte Cocuzzo che è di qualche chilometro più a Sud. I velivoli provenivano da Amantea, hanno tagliato la valle di Cosenza, sono scomparsi dietro i monti della Sila. Egli aveva raggiunto la sommità del predetto monte intorno alle 20.30 e il fatto è successo qualche tempo dopo mentre era intento alla riparazione di apparati della sua radio.
    Era il 27 giugno, perché l’indomani 28 aveva letto del disastro di Ustica sulla Gazzetta del Sud.
    D.M. segue il tratto nella valle di Cosenza verso i monti della Sila. Il suo posto di osservazione in Castrolibero è eccezionale. Ha di fronte quei monti tra cui monte Cucuzzo; dalla direzione di monte Cucuzzo e Mendicino vede arrivare i velivoli coinvolti nell’inseguimento.
    Superata la sua abitazione e l’autostrada li vede proseguire nella direzione Rovito - antenna di monte Scuro. Così come M...."

    Da questa testimonianza, qualcuno può escludere che questo tecnico abbia visto passare gli aerei verso, ...diciamo le 21,15 - 21,20?

    NO.


    2) CADUTA DEL MIG IL 18 LUGLIO


    Comunicazione Stato Maggiore della Difesa:

    "..una missiva datata 9 dicembre 88 in cui lo Stato Maggiore della Difesa, dopo aver interessato le tre Forze Armate ed ottenuto le risposte ai quesiti richiesti, riferiva che:"il 18 luglio 80 l'area di competenza del 3° ROC di Martina Franca si era interessata ad una esercitazione NATO “Natinad - Demon Jam V” svoltasi dalle ore 8 alle ore 11 (l'esercitazione si tenne dal 15 al 18 luglio). L'esercitazione prevedeva l'impiego di velivoli che simulavano operazioni di penetrazione verso il territorio nazionale in presenza di disturbo elettronico e contro i quali intervenivano i velivoli intercettori. Nessun inconveniente si verificò nel corso dell'esercitazione." La conferma dell'esercitazione in corso il 18 luglio 1980 ed il conseguente stato di allerta che ne derivava, sia della rete Radar che degli intercettori in volo, rende ancora più incompatibile la "penetrazione non identificata di un velivolo estraneo" nell'area, in quella data, nelle modalità descritte ( pilota svenuto quindi volo rettilineo, alta quota quindi altamente visibile da tutti i radar, etc)..".

    Qualcuno può negare l'affermazione dello Stato Maggiore della Difesa: "Nessun inconveniente si verificò nel corso dell'esercitazione.".

    NO.


    3) TESTIMONIANZE

    Carchidi Addolorata e Marano Francesco, i due testimoni più accreditati dalla Difesa, hanno visto cadere l'aereo che è passato sulle loro teste il 18 LUglio?

    NO, hanno visto il sorvolo, sentito un esplosione, visto in seguito le fiamme, ma nessuno ha visto fisicamente il relitto, neanche dopo, perchè arrivare nel crepaccio di Timpa delle Magare è piuttosto difficile e bisogna scendere in maniera quasi alpinistica.

    Vediamo inoltre cosa afferma un altro testimone di Castelsilano: "...Si tratta di Piccolo Giuseppe, pastore, anch’esso escusso più volte, dall’AM, da PG e da AG. Costui, mentre si trova con il suo gregge sul greto di un torrente, vede un velivolo che vola a bassa quota, tanto da sfiorare la collina posta a monte di un fondo denominato Ritri in agro di Cerenzia. L’aereo ha volato normalmente sino a quando per evitare un costone ha virato di colpo. Sulla base di queste informazioni i Carabinieri di Crotone redigevano schizzo planimetrico, da cui risulta la direzione dell’aereo durante il volo “normale” e quella presa dopo la improvvisa virata. (v. esame Piccolo Giuseppe, PG 19.07.80). Precisava, questo teste, in ulteriori deposizioni che l’aereo dopo la virata era “ritornato indietro” verso Castelsilano...."

    Esiste allora una certezza al di là di ogni ragionevole dubbio?

    NO.


    4) SALMA DEL PILOTA

    "...Alle 17.00 di quello stesso 18 luglio, il vice pretore di Savelli procede con l’ufficiale sanitario alla descrizione e ricognizione del cadavere...
    ...il perito afferma che esso si trova “in incipiente stato di decomposizione, tanto da consigliare l’immediato seppellimento per spappolamento delle visceri addominali”."


    ancora, esame del 23 Luglio:

    "...L’ufficiale sanitario Scalise ricorda che dovettero usare le maschere a causa dell’eccessivo fetore, che il cadavere era gonfio, alterato nell’aspetto, in stato di colliquazione, che presentava larve di decomposizione visibili ad occhio nudo e raggruppate nella zona degli organi genitali. Ricorda, in particolare sull’autopsia, che la pelle delle mani, quando i periti provvidero al prelievo, si sfilò “come un guanto”.

    C'è qualcuno che si intende di medicina che può affermare al di là di ogni ragionevole dubbio che questo è un cadavere di 5 giorni? (Io qualcuno di 4 giorni l'ho visto...)

    NO.





    Ma con le negazioni è facile rispondere, molto più difficile è costruire delle soluzioni....


    Saluti a Tutti


    Cordialmente

    Fox2
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    Edited by Fox2 - 20/11/2007, 12:01
     
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85 replies since 16/11/2007, 23:40   4349 views
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