La relazione Bazzocchi

inoppugnabile dimostrazione delle cause della catastrofe?

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  1. jollyroger88
     
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    pur avendo grande ammirazione del Dott.Ing. Ermanno Bazzocchi progettista di aerei, la sua relazione è assolutamente inaccettabile in quanto su nessuno dei 39 corpi recuperati si trovano tracce dell'evento esplosivo da lui ipotizzato. se ciò non bastasse, diverse suppellttili della toilette del dc9, (dove lui colloca l'ipotetico ordigno) sono state trovate pefettamente integre (!). se ancora ciò non bastasse il relitto del dc9 è innegabilmente asimmetrico, con la fiancata dx che si presenta nettamente + danneggiata dell'altra (su tutta la letteratura esistente il relitto viene sempre fotografato da sx).

    link alla relazione:
    http://strageustica.it/varie/documento%20bazzocchi.htm
     
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  2. mau807
     
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    Secondo me Bazzocchi affronta con metodo razionale il problema.

    Una ipotesi si deve considerare "validata" quando esistono gli elementi necessari e sufficienti in positivo e quando mancano gli elementi in negativo per falsificarla.
    Nel nostro caso , le tracce rilevate di residui di TNT e T4 , i reperti con tracce secondarie di esplosione, il gran numero di frammenti penetrati a grande velocità nei cuscini, la dinamica di destrutturazione, l'interruzione istantanea dell'energia elettrica e i danni e le deformazioni di un certo numero di reperti, sono tutti elementi in positivo a favore della ipotesi bomba.

    Non sono stati trovati però residui della bomba, del timer o di altro meccanismo di innesco e neanche reperti con tracce primarie di esplosione. Considerando che la quantità di relitti riportati a galla e ricomposti dopo il recupero è solamente una parte del velivolo intero e che manca proprio buona parte della zona toilette e della paratia pressurizzata si può pensare che questi reperti che avrebbero meglio dimostrato l'ipotesi , siano rimasti in fondo al mare.

    Nulla nella dinamica o nei fatti risultanti è prova in negativo che possa falsificare l'ipotesi , i fatti in positivo "necessari" esistono anche se una valutazione soggettiva potrebbe farli ritenere non del tutto "sufficienti".

    Resta comunque l'unica l'ipotesi "tecnicamente sostenibile" come nella conclusione Misiti.

    Ps . Sai dove si può trovare l'audio delle comunicazioni TBT di I-Tigi oppure l'audio del CVR ?
    Poi che dici di questo forum, a parte il mare di pubblicita ?
     
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  3. jollyroger88
     
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    ciao, gli unici file audio che ho trovato in rete sono questi:
    http://www.stragi80.it/archivio/audio/voci.htm

    altrimenti puoi provare a contattare Luigi Di Stefano [email protected]

    il forum è abbastanza intuitivo e le pagine veloci a caricare, quindi direi ok!

     
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  4. jollyroger88
     
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    mah! alla fine secondo me l'unico indizio dell'esplosione interna potrebbe essere quel portellone bagagli con estremi arrotolati.
    il distacco della coda potrebbe essere dovuto al 'colpo d'ariete' conseguente ad uno squarcio nella fusoliera.
    restano i 39 corpi (38 e 1/2) privi di tracce di esplosione, oltretutto dovrebbero essere proprio i passeggeri + vicini alla zona dell'esplosione (non sono stati trovati i 2 ufficiali, mentre il corpo della hostess c'è).
    anche qua (quand'è possibile faccio come S.Tommaso) prenderei un aereo da demolire (ad esempio uno di quelli abbandonati nel deserto del texas) ci metterei 81 manichini e una bomba nella toilette, poi vedrei cosa succede
     
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  5. mau807
     
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    Che l'ipotesi bomba si possa non ritenere sufficientemente dimostrata d'accordo.Però certe prove positive è duro dimostrarle come provenienti da altra causa.

    Le tracce di TNT e T4 ?
    forse dovute a inquinamento dei reperti ?
    Potrebbe anche assere.

    Ma il tubo schiacciato che si vede nella terza immagine qua :
    link
    oppure il frammento in titanio della paratia parafiamma che si è "sposato" sul condotto aria a bassa pressione ,
    che si vede nella seconda immagine, non vedo proprio come si possa attribuirli ad altra causa.

    Ah, ho scritto a Di Stefano per gli audio spero mi possa aiutare.
     
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  6. jollyroger88
     
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    le tracce di esplosivo:
    il Nautile era stato utilizzato spesso x il recupero di ordigni bellici della II guerra mondiale nel mare del Nord e quindi potrebbe aver contaminato i reperti; andrebbe visto meglio su quali reperti tali tracce sono state trovate e la loro dislocazione sul dc9 (questo dato non si trova facilmente nei vari trattati, quindi mi sono fatto l'idea che tali tracce si trovano un po' a destra e a manca, compatibilmente quindi ad un contaminamento in fase di recupero)

    il tubo schiacciato:
    quello x me è un danno dovuto ad un deltaP improvviso: ovvero il tubo è stato tranciato ed il rapido svuotamento x effetto della variazione di pressione ne ha provocato lo schiacciamento; sfido qualsiasi bomba a creare uno schiacciamento così preciso!
     
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  7. mau807
     
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    Più o meno hai ragione Jolliroger

    Come giustamente dici l'ipotesi bomba , resta impiedi solo se si danno per buone le "tracce di esplosivo - T4 / C4/

    Ebbene ti riassumo quello che risulta.
    (vado a memoria e ci può essere qualche inesattezza )

    Tracce di esplosivo

    Dividiamo subito i rottami a disposizione in due specie:
    quelli ripescati da 11 fino a 30 ore dal disastro e che galleggiavano sull'acqua;
    quelli riportati a galla 8 anni dopo dal fondo del mare.
    togliamo subito di mezzo i secondi sui quali non sono state trovate tracce di incombusti e sui quali è però ragionevole pensare che anche se ci fossero state sarebbero state cancellate dagli otto anni di permanenza in acqua.Comunque mi pare che anche qua nè periti nè letteratura sono concordi.

    Sui primi invece qualcosa è stato trovato , poco però.
    Le prime analisi dal laboratorio A.M. mesi dopo. Spettrometria del tipo non al massimo
    Risultano tracce di TNT su un paio di reperti. Sembrano pochi .
    Non risulta agli atti tra il gran numero di reperti galleggianti su quanti di essi sia stata fatta l'analisi , su quanti sono state trovate tracce e su quanti no.
    Successivamente , non ricordo quanto dopo , ripetute le analisi dal RARDE inglese con sistemi sensibilissimi , ai massimi dell'indagine spettrografica. Confermato TNT e anche C4

    Raffica di costrastanti interpretazioni :
    gli uni , a quella sensibilità si trovano le tracce di tutto e su tutto .
    gli altri , dopo l'azione dilavante dovuta all'acqua che cosa si pretendeva di trovare.

    Quindi nè conferma e nè esclusione dell'ipotesi.

    Come non bastasse , il percorso e la conservazione di questi reperti ,
    quasi completamente ignoto, ma immaginabile come molto accidentato e periglioso .
    Presi in mare da barche , motovedette , elicotteri , navi militari , spostati e accentrati poi portati a terra, talvolta in reti e casse i cui precedenti impieghi sono ignoti,
    poi furgoni e camioncini . i locali di varie capitanerie di porto , fino ad arrivare a Capodichino.
    Tutto questo non può certo far escludere un inquinamento dei reperti successivo all'incidente.
    A favore dell'inquinamento anche un altro fattore. Durante la notte dai mezzi di ricerca sono stati impiegati un gran numero di bengala illuminanti. E durante il giorno , molti rottami venivano trovati dagli elicotteri e marcati con fumogeni per essere ricuperati da natanti.

    Direi nel complesso : inquinamento accidentale ? non escludibile.

    Per il tubo , non sarei d'accordo . Solo una alta pressione lo poteva conciare in quel modo.
     
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  8. mau807
     
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    Se vuoi approfondire , ho scritto un lungo polpettone su questo argomento sul
    Forum pagine Difesa
    dove ho cercato di trattare più in dettaglio questo argomento
     
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  9. jollyroger88
     
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    CITAZIONE (mau807 @ 20/11/2007, 18:57)
    Per il tubo , non sarei d'accordo . Solo una alta pressione lo poteva conciare in quel modo.

    quella sul tubo è una mia prima impressione; d'altronde non conosco la sua posizione, la funzione, il diametro, lo spessore ecc. però, ti ripeto, così a prima vista sembra che gli sia successo quello che succede ad una cannuccia se ne chiudi un'estremità e aspiri dall'altra
     
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  10. mau807
     
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    Ho capito, il tubo che è quello che porta l'acqua al cesso, è menzionato nella relazione Bazzocchi.
    Quello della foto però credo sia un tubo nuovo , uguale , sul quale è stata fatta la verifica sperimentale.
    Bazzocchi è molto convincente, questo il passo:

    "Il tubo menzionato ha un diametro esterno di 12,5 mm. ed uno spessore di 0,8 mm. ed è costruito in acciaìo inossidabile AISI 321 con una resistenza alla trazione di 50-75 Kg/mmq.

    Si tratta quindi di un tubo di notevole resistenza rispetto alla tubazione dell'aria condizionata considerata al precedente paragrafo. Come per il tubo dell'aria condizionata è stata calcolata la pressione di collasso che è risultata pari a 392 Kg/cmq. (Cap.10 - pag.41).

    E' stata poi costruita una apposita attrezzatura per sottoporre il tubo in esame ad una prova pratica. Data l'elevata pressione in giuoco la prova è risultata di particolare delicatezza.

    I calcoli, l'attrezzatura di prova, le prove effettuate ed i risultati ottenuti sono trattati al Cap.10 - pag.41 della relazione peritale del sottoscritto.

    Dalle 2 prove eseguite è risultata una pressione di collasso di 380 e 400 Kg/cmq in perfetto accordo con i calcoli.

    Occorre ora rispondere al seguente interrogativo:

    come si può verificare una pressione di 392 Kg/cmq a bordo di un velivolo se non a causa della esplosione di una carica a non grande distanza dalla tubazione stessa (35-45 cioè esattamente corrispondente alla posizione che si è ipotizzata nella toeletta?

    Anche il ritrovamento di questo tubo costituisce una prova certa della esplosione interna di una bomba."

     
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  11. jollyroger88
     
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    CITAZIONE (mau807 @ 21/11/2007, 13:34)
    Occorre ora rispondere al seguente interrogativo:

    come si può verificare una pressione di 392 Kg/cmq a bordo di un velivolo se non a causa della esplosione di una carica a non grande distanza dalla tubazione stessa (35-45 cioè esattamente corrispondente alla posizione che si è ipotizzata nella toeletta?

    Anche il ritrovamento di questo tubo costituisce una prova certa della esplosione interna di una bomba."

    varrebbe la pena studiare se vicino a quel punto c'era qualcos'altro che poteva esplodere in seguito ad una rottura in volo, ad esempio un condotto del carburante (il motore dx del dc-9 è proprio lì accanto)
    vedrò se in rete trovo almeno l'impianto di alimentazione del md-82 e se ci dà qualche info.
     
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  12. mau807
     
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    No Jolly non c'entra niente.
    L'impianto carburante è tutto a bassa pressione. Sul DC9 non conosco.
    Ma su tutti gli aerei che conosco sono pressioni di 40 - 50 Psi .
    I condotti dell'impianto idraulico sono invece ad alta pressione oltre 2000 Psi ma non è che lo scoppio di un tubo possa provocare un'onda di soprapressione elevata quanto dice Bazzocchi.
    Solo una bomba per la velocità di propagazione dell'onda d'urto è in grado di fare pressioni come quelle.
     
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  13. jollyroger88
     
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    CITAZIONE (mau807 @ 22/11/2007, 14:55)
    No Jolly non c'entra niente.
    L'impianto carburante è tutto a bassa pressione. Sul DC9 non conosco.
    Ma su tutti gli aerei che conosco sono pressioni di 40 - 50 Psi .

    mi sono spiegato male: intendevo che l'esplosione potrebbe essere causata dal flash point del carburante fuorisuscito dall'impianto di alimentazione in seguito alla rottura in volo. vale a dire che l'esplosione che ha schiacciato quel tubo potrebbe essere una conseguenza della rottura in volo e non la causa

     
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  14. mau807
     
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    Non credo .Questo però è un campo dove sono troppo ignorante.
    Alla rottura delle tubazioni carburante assieme alla apertura della fusoliera ,
    credo che si crea una tale decompressione che il kerosene viene risucchiato all'esterno e non esplode e neanche incendia.
     
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13 replies since 17/11/2007, 17:21   222 views
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